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Vitina la puttana va coi giostrai

giostre

Abitava vicino casa mia, Vitina. Vitina la puttana la chiamavano. Vitina veniva da Milano e la chiamavano la puttana, la puttana di Milano. Tutte quelle che venivano da Milano, o giù di lì, le chiamavano puttane. Ma Vitina era puttana davvero. Vitina era una bella brunetta. Capelli corti, grandi occhi verdi, e la chiamavano puttana, perché veniva da Milano. Vitina era bella. Non era altissima, ma aveva un fisico da paura, capelli corti aveva, e occhi belli aveva, grandi e verdi erano gli occhi di Vitina la puttana. Vitina era la più bella delle puttane che fino ad allora avessi visto. Io ero piccolo, e di puttane, di puttane che venivano da Milano, ne avevo viste poche. Nessuna erano belle come Vitina. Vitina era conosciuta in paese. Vitina era conosciuta anche fuori paese. Dai paesi intorno venivano per vedere Vitina, per stare con Vitina. Venivano i giostrai, alle feste del paese, e venivano per Vitina. E Vitina andava matta per i giostrai e i giostrai andavano matti per Vitina. Vitina dai giostrai non prendeva soldi, prendeva biglietti per il Tagadà e per La Filibusta, la nave dei pirati. E i giostrai andavano in visibilio per Vitina. Vitina andava coi giostrai per andare sulle giostre e noi andavamo alle giostre per vedere Vitina. Anche le giostre giravano solo per Vitina. E la musica, e le luminarie per strada, e la gente vestita a festa, e il santo patrono con la Congrega di San Giuseppe al seguito e i fuochi pirotecnici che fiorivano nella notte erano tutti lì, per Vitina, la puttana di Milano. Poi un giorno Vitina andò via dal paese. Era incinta si diceva. La puttana di Milano era incinta ed è tornata a Milano, si diceva.

Da quel giorno, al paese, niente più festa, niente più giostre e giostrai, niente più santo e fuochi e botti e niente più Vitina. Da quel giorno, quel paese, è morto. Lo ha ucciso Vitina, quel paese, Vitina la puttana.

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