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Aborigeni

Io e te si sta una favola a letto, cioè, non dico fermi, ma in movimento. Io e te facciamo un sesso che da tempo, mi hai detto, da tempo non se ne vedeva così, neanche nell’internet. Ché io starei sempre lì, cioè sempre proprio lì, lì-lì starei, che non me ne vorrei andare mai. Tu no, tu non devi andare, tu resti lì. Io devo andare, a malincuore.  Subito dopo, non proprio subito dopo, ma quasi, stiamo lì, ancora lì, proprio lì, lì-lì stiamo ancora una volta a fare quelle cose che si fanno in due, a letto, non solo a letto, non solo in due ma come minimo in due. Io e te, in effetti, non è che si parli molto, ma lo so, è una fase, lo faremo dopo di parlarci, sempre se ci parleremo ancora, dopo. Io ne dubito però, che ci parleremo ancora dopo, ma non te lo dico ché penso che dopo, io e te, non ci parleremo più. Ecco quindi, questo non è il tempo dei dubbi, non è il tempo delle cose da dire,  nè il tempo della verita. Questo è  il tempo di scopare e noi, effettivamente, scopiamo.

Le cose, le parole, i dubbi, le verità,  io e te, dopo.

Ora, io e te, facciamo scorrere il tempo.

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