...

Fino alla fine del mondo

canyon_small

C’è il cielo che si oscura su questa rupe, su questa sasso in cima al mondo. Il viso si colora di grigio ed arancio al calar del sole. Dicono che il mondo, quello che si vede da qui, domani finisce. Lo dicono anche i preti. Io ci credo alle cose che dicono i preti, quelli hanno studiato, non dicono la prima cosa che gli passa per la testa. Io ho sempre desiderato che i miei giorni finissero su una rupe. Ed eccomi qua.

Io la rupe la immagino come un bel posto. Sarà colpa dei film western, quelli con i cawboys, gli indiani, il bandito buono e quello cattivo. Sarà anche colpa dei film che vedevo da bambino se sono qui. Certo, mi manca il cavallo, ma fa lo stesso. Io la rupe la immagino che si affaccia su una vallata verde, con un fiume in mezzo. Il Colorado sarebbe bello averlo, ma va bene anche un rigagnolo meno evocativo. Immagino che sulla rupe sono con te e ti abbraccio stretta le spalle. Immagino anche che guardiamo persi l’orizzonte come fossimo sul Titanic. Hai presente? Anche il vento che ci scompiglia i capelli e ci fa stringere gli occhi.

Son passato a prenderti a casa. Tu, come al solito, avevi i ricci bagnati e non sapevi cosa metterti addosso. Sono stati i tuoi ricci a farmi innamorare, me lo ricordo. Ci siamo promessi che saremmo stati insieme per tanto tempo, fino alla fine del mondo. Ora la fine del mondo sta arrivando e il tuo smalto si intona con le scarpe. Il tuo smalto sta bene con le scarpe, sta bene con la borsa e i tuoi occhi verdi e azzurri. Tuto sta bene proprio come quando ti son venuto a prendere a casa, quella domenica, ed avevi sempre i ricci bagnati e, affacciata  al balcone, mi dicevi di aspettare. Io ho aspettato e, mentre aspettavo, ho trovato un cuore per terra, sotto la tua veranda. Mi sembrava il tuo, l’ho assaggiato. Sì, era proprio il tuo. Aveva il tuo sapore. Io, quel cuore morsicato, non ho avuto il coraggio di ridartelo così. Quel cuore morsicato l’ho tenuto. Ti ho dato il mio quando sei venuta a reclamarlo ma tu non te ne sei accorta che era il cuore sbagliato.

Ora siamo qui, sulla rupe, stretti l’uno a l’altro come in un film e guardiamo nel vuoto, aspettando che il mondo finisca. Ci eravamo promessi che prima della fine del mondo avremmo fatto l’amore, quell’amore con i baci, le carezze, i sentimenti e tutto. Ci eravamo promessi che per una volta ci avremmo messo anche i sentimenti, come quelli che si amano davvero che tanto, poi, il mondo sarebbe finito e problemi non ce n’erano.

Abbiamo fatto l’amore, come mai l’avevamo fatto prima, come se il mondo di lì a poco sarebbe finito sul serio e poi, neanche il tempo di una sigaretta, il mondo è finito davvero e io non ci volevo credere mentre finiva.

Ti ho visto piangere mentre  il mondo finiva e non ho avuto il modo di chiederti se piangevi perché il mondo finiva o perché avevamo fatto davvero, per la prima volta, l’amore. Non ho fatto in tempo neanche a dirti che il cuore che ti batteva nel petto era il mio. Siamo andati via ognuno con il cuore sbagliato.

Share on Facebook